giovedì 18 settembre 2014

Ritorno inaspettato!!!!

Davvero...sono passati già 2 anni dall'ultimo post che ho pubblicato e onestamente ( anche in questo momento) sono dell'idea che sia folle ricominciare in questo modo ma voglio comunque fare un tentativo perchè non si può mai sapere cosa può accadere. Confesso che 2 anni fa quando iniziai ad avere la "follia" di dare vita ad un blog dove mostrare ad altri tutto ciò che mi passava per la testa (passioni personali e riflessioni in generale) era dovuto più che altro a cercare un rifugio temporaneo in cui poter scambiare conversazioni ed impressioni con altre persone. A me piaceva e tuttora piace molto intrattenere conversazioni con le persone, conoscerle, interpretare i loro atteggiamenti e leggere le loro idee o i loro stati d'animo perciò questo proposito è sempre rimasto vivo. In fondo sono una persona coerente e per questo motivo 2 anni fa ho interrotto bruscamente la mia "avventura" su questo blog perchè non mi ritenevo più in grado di continuarlo con la stessa passione iniziale. Oggi invece mi è assalita quella che si può definire "nostalgia delle vecchie opere di formazione di se" ed è nato un grande desiderio di ricominciare ( o almeno provarci) anche perchè posso assicurare che ho tanto da offrire ancora. Nella realtà quotidiana ho un'immagine più seria e diligente ma qui ho scoperto e realizzato che posso mostrare una parte del mio essere che difficilmente riesce ad affiorare nello spazio "chiuso e ristretto" in cui vivo che mi offre solo ed esclusiavamente la possibilità di fare "quello che HO IL DOVERE di fare" ma non necessariamente "quello che MI PIACEREBBE fare". Non equivochiamo! Quello che faccio mi da soddisfazione e autostima e mi rende in qualche modo completo (non sottovalutiamo gli impegni universitari di un certo livello..eheh) ma vorrei aver anche la possibilità di interagire ( come avevo provato a fare 2 anni fa) con persone che dispongono del mio stesso livello di sensibilità e che condividono le mie passioni più profonde. Io credo che lo "scambio" fra individui con una stessa linea di pensiero sia molto produttivo e confortante perchè permette più o meno indirettamente di effettuare un confronto e quindi di ottenere un punto d'incontro fra personalità distinte caratterizzando in tal modo un accordo e una complicità piacevole che può distogliere nel breve o nel lungo periodo dalle formalità false e le cortesie apparenti presenti in ogni angolo della realtà in cui ognuno cerca di dar voce e forza alla propria esistenza. Per questi semplici motivi voglio provare a fare un nuovo tentativo accoppiando le mie riflessioni a impressioni più concrete riguardanti quei prodotti che interessano sia a me sia a tutti coloro che ne sono appassionati. Sempre per coerenza non intendo ricominciare subito con questo post a presentare e commentare tutto quello che ho trovato in questi 2 anni e che da qui in poi troverò ma voglio osservare se posso ancora ( nonostante la mia sparizione) avere un rapporto con le persone che seguivo ( e che sto ricominciando a seguire) e coloro che eventualmente mi seguivano già due anni fa. Quindi concludo con un saluto e vedrò di riapparire al massimo delle mie forze al più presto!
Sono tornato! (.......forse).

domenica 19 agosto 2012

Novità manga del momento e post di saluto


Siccome domani partirò per intraprendere uno "studio matto e disperatissimo" alla volta del nulla dove non vedrò alcun essere vivente se non qualche ectoplasma monocellulare, voglio lasciare qualche informazione sui manga che attualmente sto seguendo (almeno così posso lasciare a tutti qualche titolo interessante da aggiungere alla propria collezione in vista della stagione invernale) e allo stesso tempo chiederei a chiunque sentirà il bisogno di rispondere a questo post di fornirmi i manga che ha ancora in corso.
Principalmente direi che i manga "novità" presenti nella mia lista sono 5: Gantz, (di cui devo ancora prendere il volume 32), Supplement, E se fosse amore, Maid sama (di cui è appena uscito il volume 9) e il Namida Usagi (di cui è appena uscito il volume 4 in contemporanea con l'ultimo di Maid sama).
Volume 32 di Gantz: genere horror-splatter.
Volume 4 di Namida Usagi: shojo interessante.
Terzo volume della serie dalla "sessualità incerta", anche questo della Goen come Supplement
Nono volume di Maid Sama (non ha bisogno di presentazioni visto il successo dell'anime!)
Supplement: storia matura che parla di lavoro,amore e passione di una donna in carriera di 27 anni!
Ad ottobre, se tutto va bene e la star comics non fa scherzi, con mio grandissimo piacere continuerò il manga di Arrivare a te che in patria ha già superato i 16 volumi quando da noi in Italia siamo rimasti ancora al sesto dopo la sua interruzione nel 2009. Questi sono i titoli che più ispirano il mio sesto senso in questo ultimo periodo ma ho già notato anche altri manga che potrebbero interessarmi come Toradora (chi non ha visto l'anime?), Strobe Edge (dalla stessa autrice di Lovely Complex ) ecc..


One Piece 64!

Strobe Edge.


Toradora (finalmente in versione manga).















OVVIAMENTE non mi dimenticherò di prendere il volume 64 di One Piece perchè sarebbe un oltraggio verso il mondo giapponese e me stesso quindi era PALESE che fosse presente nella mia lista.
Ane doki con i due protagonisti: Kouta e Natsume!
Allo stesso tempo avrei voglia di prendere anche i 3 volumi di Ane Doki, vecchia (ma non così antica) trilogia manga della grande autrice Mizuki Kawashita (con un bellissimo tratto del disegno e che sa esprimere meravigliose e sensuali, per non dire "eccitanti", figure femminili e varie sue opere, come Hatsukoi Limited o 100% Fragola, sono state trasposte in serie anime che hanno riscosso un notevole successo), ma per il momento dovrò posticipare questa eventuale ingente spesa di circa 13 euro..... (no comment, please...ho i miei motivi di bilancio)!

Con questo, senza dilungare sulla moltitudine di argomenti e di altre decine di titoli che potrebbero interessare, concludo questo post e, se il tempo non mi sarà nemico, forse domani riuscirò a salutare tutti i lettori in maniera più decorosa e completa ma, non avendone la certezza, saluto qui ora e subito e forse mi rifarò vivo fra venerdì e sabato della prossima settimana (perciò, se qualcuno dovesse commentare dovrà aspettare fino a questi giorni suddetti per eventuali risposte); quindi, CIAO A TUTTI E BUONE VACANZE (a me s'intende............................................ma anche a tutti voi!).

venerdì 17 agosto 2012

"Arrivare a te": Kimi ni Todoke

Arrivare a te (o Kimi ni todoke)





Oggi intendo proporre un esempio di storia shojo che ai suoi esordi (ovviamente per quanto riguarda noi italiani che comprendiamo la bellezza delle cose solo alla fine ) non ha fatto molto discutere di se, perciò voglio menzionare questa,a mio parere (come sempre), bellissima storia che rispecchia (sempre con le sue eccezioni) i canoni della storia shojo ma allo stesso tempo esprime un'intensa rivalutazione di quegli elementi che caratterizzano il genere. Partiamo dal principio: inizialmente, e con questo termine intendo riferirmi al 2009 (ben 3 anni fa quando ancora sniffavo manga come droga ed ero più giovane), usciva nella mia carissima edicola il manga di "Arrivare a te" (o "Kimi ni Todoke" nella versione giapponese) pubblicato dalla Planeta DeAgostini, ma purtroppo, con mia profonda delusione, la serie cartacea si interruppe al sesto volume (infatti attualmente esistono solo quelli) e non arrivò mai a conclusione. Nello stesso periodo sulla rete, quando ancora i vari siti di streaming più celebri come Megavideo ce lo permettevano, si riusciva a poter vedere i primi episodi della versione anime ( visto che il manga non era più pubblicato, gli appassionati e i sostenitori come me si buttarono sull'anime) ma la cosa andava veramente a rilento e gli episodi tardavano ad uscire, infatti l'anime in quel periodo era arrivato più o meno al punto della storia in cui si era interrotto il sesto volume del manga corrispettivo.
Sawako Kuronuma in versione Sadako
Come anche altre opere, questa la potrei tranquillamente collocare tra quelle più sottovalutate ed infatti il tempo mi ha dato ragione: la serie del 2009, dopo diverso tempo, giunse a ben 25 episodi raccontando quindi tutta l'intera trama dei volumi usciti e andando oltre con molto piacere dei fan (come il sottoscritto) e addirittura, e questo fu una piacevole sorpresa, molto tempo più tardi, visto l'incredibile successo della prima serie in patria giapponese, fu decisa la realizzazione (notizia pubblicata sui siti più in vista) di una seconda serie che proseguisse dal punto in cui si era interrotta.
Sawako Kuronuma (la protagonista) e  Shota Kazehaya al principio dell'anime
Con notevole sorpresa di "tutti" nel 2011 apparve in rete la seconda serie: "Kimi ni Todoke 2nd season" composta da un episodio zero che riassumesse tutta la storia precedente a grandi linee e altri 12 episodi che continuassero ad emozionare il pubblico.  




Come ho già detto all'inizio del suo debutto questa storia non ebbe grande popolarità, forse perchè non era molto seguita oppure perchè i tratti del disegno inizialmente erano un pò acerbi (ma ogni autore ha il suo personale tratto e deve essere apprezzato così com'è), comunque non c'era una buona critica e il manga lo confermò e l'interruzione della Panini non fu un buon augurio. Nonostante ciò la versione anime proseguì la sua corsa e alla fine portò dei grandi risultati, infatti oggi molti appassionati a volte tirano in ballo la serie come una delle migliori. Non si può ovviamente accennare ad un'opera così bella senza accennare alla trama, perciò me ne occuperò "personalmente": Sawako Kuronuma è la protagonista femminile del manga , una semplice liceale soprannominata da tutti Sadako per via della sua somiglianza con il noto personaggio horror di The Ring (film che non conosce nessuno vero?), perciò viene costantemente evitata e isolata anche per via del suo comportamento "ambiguo" e per le varie dicerie (senza alcun fondamento) sul suo conto. Nonostante tutto un solo ragazzo, suo compagno di classe, con un carattere completamente all'opposto di lei e senza alcun problema di relazione con gli altri si degna di rivolgerle la parola normalmente: il personaggio in questione è Shota Kazehaya. Shota è l'idolo di tutte le ragazze della scuola ma fin da subito si capisce che l'unica che davvero può interessargli è proprio Sawako e per questo motivo ogni occasione è buona per tentare di avvicinarla e di aiutarla a cambiare l'immaggine distorta che gli altri hanno di lei. La cosa non sarà facile ma pian piano il rapporto fra i due cresce (molto lentamente ma in maniera molto "suggestiva" e piena di emozioni) fino a trasformarsi in qualcosa di serio.
Ume Kurumizawa, innamorata di Shota fa di tutto per ostacolare Sawako
Ovviamente non mancheranno rivali che cercheranno di ostacolare questo rapporto e la principale antagonista (anche se in realtà non la categorizzerei sotto questo ruolo) è Ume Kurumizawa, ragazza carina e popolare che cercherà in tutti i modi di conquistare Shota mettendo in cattiva luce la protagonista. Oltre a Kurumi molti altri personaggi faranno parte della trama ma la loro conoscenza la lascio ai possibili interessati che vorranno visionare l'anime.





Voglio inoltre dire che poco tempo fa, per chi già ha perso le speranze di leggere il manga di quest'opera, la Star Comics aveva annunciato che avrebbe proseguito la pubblicazione del manga a partire da ottobre 2012  con cadenza mensile dei volumi. Questa notizia ha ricevuto un caloroso apprezzamento da parte dei fan che, come me, a distanza di 3 lunghi anni non vedevano l'ora che accadesse; quindi ad ottobre, almeno da parte mia e da quelli che lo conoscono, ci sarà un "assalto" vero e proprio alla fumetteria di fiducia perchè ormai "l'attesa è stata lunga e soffocante". Il manga è la prima cosa che mi ha fatto conoscere ed apprezzare l'opera e lo stile del disegno è comunque molto originale e particolare e migliora di capitolo in capitolo facendosi apprezzare sempre di più. La storia è appassionante, emozionante e molto coinvolgente piena di veri colpi di scena e situazioni divertenti e sorprendenti che non stancano mai; non si cade mai nel monotono o nel banale e tutto si evolve senza però rovinare o indebolire il filo originario della trama. 




Purtroppo,per chi è interessato al manga, dovrà aspettare fino ad ottobre per prenderlo (considerate che la serie in Giappone ha già superato i 16 volumi) ma nell'attesa (se ve lo consiglio io da buon intenditore potete fidarvi.....) consiglio a chiunque voglia vedere qualcosa di nuovo, fresco, "estivo" per passare il tempo di visionare le due serie dell'anime che credo possiate vedere tranquillamente su Youtube; in qualsiasi modo cercate di trovare gli episodi perchè non vi deluderanno vista la resa scenica dei disegni e le stupende musiche di opening ed ending di entrambe le serie. Molti si sono letteralmente innamorati di Kimi ni Todoke anche grazie all'anime perchè le situazioni clou e le emozioni dei personaggi (anche quelle della inizialmente cupa protagonista) sono mostrate in tutto il loro realismo che le compete e in tutta l'intensità che realmente quei sentimenti esprimono. Come sempre Buona Visione a tutti!



giovedì 16 agosto 2012

Una serie horror di qualità: Another.



Un pò di tempo fa mi è capitato di trovare nei meandri della rete questo anime e dopo essermi informato bene (come mio solito) al riguardo, ho scoperto che questo non poteva non rivelarsi uno di quei capolavori il quale sarebbe oltremodo oltraggioso non visionare e non consigliare ad altri. Come tutti gli anime anche "Another" ha una sua versione manga di 4 volumi ma qui ci troviamo nel raro caso in cui la trama è resa sicuramente meglio in una versione animata anzichè cartacea poichè con quest'ultima molti elementi caratteristici del genere vanno a perdersi e non esprimono tutto il loro potenziale. Questa serie anime di 12 episodi è da vedere tutta d'un fiato poichè ogni episodio è collegato all'altro e ogni elemento e dettaglio è fondamentale per capire lo scorrere della trama; per chi non lo conosce spiego subito che "Another" tratta un seinen horror-psicologico denso di mistero e con una certa atmosfera soprannaturale ma in realtà oserei più affermare che ricalchi il modello della serie "Final destination" (le morti dei personaggi avvengono nella solita maniera brutale e con lo stesso dinamismo organizzato secondo precise linee di "causa-effetto"). Prima di passare alla trama voglio rendere partecipi i lettori delle varie informazioni riguardanti questa splendida opera che di sicuro vi lasceranno a bocca aperta (almeno a coloro che sono appassionati del genere): il disegno dei personaggi è di Noizi Ito (avete presente Haruhi Suzumiya?), poi abbiamo come regista (incaricato dallo studio P.A. Works) Tsutomu Mizushima (eh si, lo stesso di Blood C e XXXHOLIC) ed entrambi questi autori, rispettivamente, si sono occupati del character design e del progetto stesso dell'anime; ma non è finita qui signori! Passiamo alla perla finale: il cast di doppiaggio! (e qui credo che vi piacerà come a me). Questo cast preferisco mostrarvelo come l'ho trovato (in modo da risparmiare un pò di fatica),eccolo qui:
 -Atsushi Abe (Takashi Kosuda in B gata H kei; Moritaka Mashiro in Bakuman.; Toma Kamijo in To Aru Majutsu no Index) - Kouichi Sakakibara
-Natsumi Takamori (Akari Sakura in Jewelpet Tinkle) - Mei Misaki
-Ai Nonaka (Fuuko Ibuki in Clannad ; Konoka Konoe in Negima!?; Kyouko Sakura in Mahou shoujo ★ Madoka Magica) - Yukari Sakuragi
-Hiroaki Hirata (Benny in Black Lagoon; Sanji in One Piece; Kotetsu T. Kaburagi/Wild Tiger in Tiger & Bunny) - Tatsuji
-Kazutomi Yamamoto - Mochizuki
-Madoka Yonezawa (Ui Hirasawa in K-On!) - Izumi Akazawa
-Naoko Sakakibara - Reiko
-Tomoaki Maeno (Jun'ichi Tachibana in Amagami SS; Kiyokazu Fujimoto in Kobato.; Kou Yukina in Sekai-ichi Hatsukoi (OAV))

I primi nomi indicano i doppiatori mentre gli ultimi indicano i nomi dei personaggi nell'anime; come molti potranno osservare abbiamo un tripudio di "voci" conosciute chi per un motivo chi per un altro e tutto questo amplifica ancora di più la resa dell'opera.
Primo volume del manga.

 Inizialmente partito da una light novel di  Yukito Ayatsuji, successivamente di Another è stato fatto un adattamento manga e poi finalmente l'anime di 12 episodi.

Inutile dire che i disegni e la trama sono spettacolari e molto ben fatti e organizzati, ma anche gli elementi sonori e il modo in cui sono presentati gli episodi si dimostrano coerenti con il genere. Le colonne sonore e lo scorrimento delle ambientazioni che oscillano da un semplice ambiente scolastico a luoghi più lugubri e tetri forniscono quella giusta dose di suspence per tenere lo spettatore costantemente sulle spine fino a farlo saltare su dalla sedia nei momenti cruciali tramite qualche sconcertante scoperta o un macabro evento. Per entrare più nei dettagli direi di esporre un pò della trama e aggiungere infine qualche considerazione finale che possa ulteriormente dare conferma della brillante conformazione dell'opera:
nel 1972, uno studente molto popolare di nome Misaki muore accidentalmente durante l'anno scolastico. La classe a cui apparteneva, la sezione 3 della Yomiyama Nord, rimane sconvolta dalla perdita e decide di continuare l'anno scolastico come se lo studente non fosse mai morto, arrivando a tenere un banco libero per lui e a riservargli il posto il giorno del diploma. Misteriosamente però,il ragazzo morto appare nella foto di classe.
Nella primavera del 1998 un ragazzo di 15 anni, Koichi Sakakibara, arriva da Tokyo a Yomiyama per stare con i nonni mentre suo padre lavora in India. Si traferisce nella sezione 3 ma perde le prime settimane a causa di uno pneumotorace. Mentre è in ospedale riceve la visita dei suoi compagni di classe e incontra una misteriosa ragazza, indossante anche lei l'uniforme della scuola, chiamata Mei Misaki, che va a visitare l'ospedale.
Una volta dimesso, il ragazzo comincia la scuola e sua zia, insegnante alla Yomiyama Nord, gli dà alcune dritte, ma rimane evasiva riguardo al comportamento dei suoi coetanei verso Mei, che trattano come se non esistesse. Koichi è sempre più confuso dall'aria di mistero di quella classe e chiede più volte informazioni a Misaki e ai suoi compagni, che però non gli rispondono.
La tensione aumenta quando una dei compagni di classe, Yukari Sakuragi, muore scivolando dalle scale impalata sulla punta dell'ombrello. Questo è uno dei numerosi decessi legati alla classe 3 - 3. Koichi e i suoi amici Mei, Naoya Teshigawara, Tomohiko Kazami e Yuya Mochizuki cercano di svelare il mistero del 1972 di Misaki e l'insensata calamità che da allora colpisce la classe 3-3. Infatti spesso accade che nella classe 3 - 3 ci sia uno studente in più, già morto, che è la causa di tutti i decessi che avvengono nella classe. (By Wikipedia-mi sembrava ben fatta quindi ho usato questacome trama d'introduzione).

Non fatevi ingannare dal fatto che sia un anime o altro, la trama è molto complessa e l'azione in sè, seppure scorra a rilento nei primi episodi (anche se solitamente ciò serve per fornire le giuste dritte allo spettatore riguardo la situazione e il suo svolgimento), diventa sempre più intensa e violenta mano a mano che ci si avvicina agli ultimi due episodi dove "violenza e pazzia" saranno le uniche cose che noterete (uh-uh). Tutta la serie, a mio parere, può essere considerata un film vero e proprio pieno di colpi di scena, flashback, e situazioni "pesanti" di ogni genere ma allo stesso tempo simpatiche (per chi ,come ho già detto, ha presente l'"horror-humour" di Final destination per quanto riguarda le varie morti).
Mei Misaki.

Inoltre non mancano personaggi d'effetto come la protagonista femminile Mei Misaki della quale,in principio, non sappiamo praticamente nulla e ci vengono addirittura instillati dubbi sulla sua "effettiva" esistenza, inoltre la suddetta protagonista possiede anche una certa passione per delle bambole dall'aria alquanto "sinistra" che contribuiscono a dare quell'atmosfera giusta da film horror.
Una delle bambole di Mei.



Voglio concludere dicendo che nessuno si deve aspettare il solito anime banale poco serio con qualche scena d'azione surreale e storielle "piccanti" fra i personaggi (insomma non ci troviamo davanti un HIGHSCHOOL OF THE DEAD) perchè Another è un horror-psicologico complesso da seguire con attenzione (e magari al buio) e facendosi prendere fino in fondo dalla trama che di certo non deluderà alla conclusione, anch'essa piena di colpi di scena che nessuno si aspetterebbe. Non è un anime tranquillo ma vale la pena di vederlo!

mercoledì 15 agosto 2012

Ecco una storia drammatica: Hotarubi no Mori e!

"Hotarubi no Mori e" (in italiano: " Il Bagliore delle Lucciole dei Boschi")



A volte capita, per caso, la possibilità di imbattersi in qualche storia talmente intensa e profonda da farti riflettere sul senso delle cose e della vita quotidiana di tutti i giorni. Personalmente non mi ritengo una persona di grande sensibilità ma prediligo in un certo senso le trame drammatiche che mi scuotono dall'interno fino a farmi venire la pelle d'oca. Ci sarebbero tanti titoli anche in questo caso che vorrei proporre ma, dovendone scegliere uno in particolare, sceglierei questo: "Hotarubi no Mori e", una storia tratta da un manga composto da un unico volume di Yuki Midorikawa la quale è stata trasposta in un episodio animato di ben 40 minuti dove si racconta a mio parere una storia romantica-drammatica da far venire le lacrime agli occhi. La trama narra dell'incontro di una ragazzina di nome Hotaru Takegawa con uno Yokai (uno spirito giapponese) di nome Gin; la ragazza, nonostante gli avvisi degli abitanti del suo villaggio, decide di esplorare la Montagna del Dio da sola ma sfortunatamente perde la via e si mette a piangere. Gin ,attirato dal suo pianto, accorre in suo aiuto e la trae fuori dal luogo sacro, da qui in poi i due,anno dopo anno, instaurano un rapporto sempre più profondo.
Gin con la maschera di volpe.
Purtroppo Gin, essendo uno Yokai, non può essere "toccato" da mano umana perchè altrimenti scomparirebbe ed inoltre non può uscire dall'ambiente sacro, perciò Hotaru ha la possibilità di vederlo solo sulla Montagna. La relazione fra i due protagonisti comincia da una semplice amicizia ma, considerando che Gin invecchia più lentamente di Hotaru perchè spirito, la distanza di età si accorcia anno dopo anno e il loro rapporto si trasforma in amore reciproco nella sua forma più pura e spirituale (poichè privo di "contatto").
Hotaru che abbraccia Gin.
La storia, come ho già fatto capire, non avrà quella che si dice un "happy end" ma le colonne sonore e l'ambiente naturale immerso in un ambientazione fantastica e onirica piena di "strane presenze" causa un completo coinvolgimento emotivo di chi guarda. Pochi personaggi e profondità di musiche e temi rendono questo episodio un perfetto "film" da vedere in assoluta armonia e pace dei sensi; per questo motivo non voglio accennare alla conclusione della storia perchè ognuno,in maniera soggettiva, deve avere la libertà e il diritto di trarre le proprie conclusioni e impressioni. Da parte mia quest'opera mi ha molto emozionato in tutta la vicenda con il suo pathos fine che esponenzialmente aumentava mano a mano che la trama si avvicinava alla conclusione, e quest'ultima infine, come un fulmine a ciel sereno, ha messo la parola "fine" sorprendendo tutto. Lo consiglio vivamente per chi vuole vedere una storia d'amore in un diverso contesto e per chi ha voglia di emozionarsi un pò, in fondo è anche per questo che i "manga e gli anime" esistono: per creare e smuovere il cuore degli spettatori e lettori anche torturandoli un pò (in senso positivo). In fin dei conti questa è una storia toccante che esprime un pò il clichè dell'amore impossibile e anche quello dell'amore a distanza in un certo senso ma nella forma più pura e incontaminata che gioca anche da chiasmo rispetto alla natura stessa dei due protagonisti: lei,essere umano puro, che non può toccare un "corpo" fittizio (quindi impuro) di un altro mondo come uno Yokai. (Per capire meglio la natura e la storia di Gin consiglio di vedere l'episodio). Con questo, per coloro ai quali ho destato anche un minimo interesse, auguro una buona visione e se vogliono possono usare questo sito e magari successivamente potrebbero scrivere qualche commento al riguardo. Buona visione!       ( http://www.animesubita.info/hotarubi-no-mori-e/hotarubi-no-mori-e-movie/ )

lunedì 13 agosto 2012

Gantz: il manga di Hiroya Oku (e l'anime)

 In questo momento mi sento proprio in vena di affrontare qualcosa di veramente unico, travolgente,emozionante e surreale per non dire qualcosa di "perfetto" ma bisogna stare molto attenti ad usare questa parola in certe situazioni: l'argomento in questione è un manga (di cui poi è stata fatto anche l'anime i cui diritti sono stati acquistati in Italia dalla Yamato Video) il cui titolo è breve ma nasconde tutto il senso dell'opera, ovvero "Gantz". Da dove si può cominciare ad analizzare a fondo questa opera la cui rarità dei volumi è insindacabile (vedere su ebay per credere poichè chi fosse interessato a comprare l'opera,che ancora non è conclusa ma poco ci manca, dovrebbe iniziare a mettere mano a 2 o 3 bancone da 100 euro); intanto inizierei dal titolo accennando al suo significato che poi esprime il mistero e il fascino di tutta l'intera trama.
Gantz ( e uno qui potrebbe immaginarsi cose astruse e ai limiti della razionalità umana) all'apparenza è il nome di una semplice palla meccanica nera a forma di sfera talmente lucida da riflettere le immagini come uno specchio e,sorpresa delle sorprese, è il "vero" protagonista di tutta l'opera sempre presente e onniscente in tutte le situazioni. Prima di andare avanti e svelare la parte interessante e avvincente della trama, meglio introdurre alcune considerazioni generali: il manga attualmente è arrivato in Italia nell'aprile del 2002 con la pubblicazione del primo volume ed attualmente è uscito il volume 32 anche se in Giappone già attendono (se non è già uscito) il volume 35 (questo è tanto per dire che la serie non è breve e ha fatto successo vendendo milioni di copie); l'autore dell'opera è Hiroya Oku che ha scritto un'opera yuri-ecchi-hentai di nome "Hen" e un'altra hentai (che possiedo sul portatile) di nome "Meteru no kimochi" che,nonostante alcune scene un pò più spinte, possiede una trama interessante e anche l'argomento lo è visto che si parla di un protagonista neet  (acronimo che indica individui che non stanno ricevendo un'istruzione, non hanno un impiego o altre attività assimilabili (tirocini, lavori domestici, ecc.), e che non stanno cercando un'occupazione). Voglio precisare (per non far nascere perplessità sull'autore ed eventuali commenti fuori luogo) che l'autore ha lavorato agli albori della sua carriera per un autore di fumetti erotici quindi è plausibile che le sue prime opere uscite a cui abbia lavorato siano state di impronta un pò "hard" se così vogliamo dire, ma questa sua esperienza gli è comunque servita per ideare Gantz (e qui il pubblico maschile apprezzerà molto come ho apprezzato io stesso  uhuh). Infatti, volendo concludere questo punto con dignità, si può affermare che Hiroya abbia una "predilezione" per i protagonisti femminili e sia anche "molto bravo" a disegnarli in "ogni dettaglio"; addirittura l'autore stesso in uno dei volumi di Gantz afferma che alcuni autori erotici attuali abbiano copiato da lui il modo particolare di disegnare ed esprimere graficamente "l'oscillazione del seno femminile" il quale egli rende molto realistico. In Gantz c'è tutto, è assolutamente completo di qualsiasi cosa:

-1)la presenza di protagonisti di ogni sorta (fighi e non copiando il punto di vista femminile) con caratteri opposti, strambi o particolari
-2)presenze femminili ben disegnate (come ho già detto)
-3)scene effettive di sesso fra i protagonisti (ma niente di hentai, diciamo un ecchi un pò spinto)
-4)storia surreale e situazioni ragionate, strategiche e avvincenti
-5)creature di altri mondi e tecnologia che supera le normali conoscenze scientifiche con apparecchiature di ogni tipo
-6)presenza di un certo romanticismo in alcuni punti con momenti anche tristi (un pò da shojo manga)
-7)l'elemento shonen è presente in tutta l'opera con battaglie anche cruente, violente e pieni di spargimenti di sangue, infatti qui il genere va dall'horror allo splatter (l'autore stesso afferma che ha preso spunto da vari film noti e che molti conoscono per creare questa storia, ne cito alcuni che lui stesso nomina nel manga: "sesto senso", "the cube", "matrix", "die hard", "ritorno al futuro" ecc...)
-8)visto l'influenza di matrix, si "annusa" la presenza di un'atmosfera fantascientifica che sfocia nel surreale ed inoltre non mancano anche elementi paranormali (due personaggi del manga sanno usare la telecinesi con la quale possono anche uccidere concretamente fermando il cuore di una persona o facendole scoppiare una vena nel cervello causando un'emoraggia cerebrale mortale, tipo un ictus nel senso medico)
-9) anche l'amore a volte sfocia nella sua manifestazione più folle dove un personaggio femminile (una strafiga pazzesca che fa la modella!), ovviamente innamorata del protagonista principale (ragazzo liceale sfigato che poi però diventa una specie di eroe del caso) ma non ricambiata (si è così ma bisogna capirlo poverino, ha anche lui i suoi problemi) decide tramite una delle varie funzioni particolari del Gantz di resuscitarlo dalla morte (poichè egli era morto in precedenza in battaglia) una "seconda" volta, si avete capito bene, da lì in poi ci saranno 2 protagonisti uguali con le stesse esperienze ( il primo sta con una ragazza banale mentre il secondo si becca la modella, bella giustizia eh?).
Questa è Reika,la modella in questione.


Insomma ci si trova davanti ad un manga pieno di effetti sorpresa e che è difficilmente classificabile in qualsiasi genere anche se formalmente si tende a collocarlo fra quelle storie "fantascientifiche-psicolgiche-horror" ma ho accennato che ci sono anche molti altri elementi. L'autore,tornando a lui, è assolutamente ossessionato dalla figura femminile (visto le sue esperienze di carriera) e infatti quasi in ogni capitolo del manga c'è una ragazza o donna mezza nuda (anche il nudo di donne è molto presente nell'opera) tutte bellissime, ma la cosa sorprendente è che tutte sono belle tranne la "fidanzata" che il protagonista si trova ad avere e, nonostante le bellezze che si trova intorno, lui non riesce a rinunciare a lei (questo è proprio da shojo, convenite anche voi?) e questo crea un bel contrasto nella storia che fa risaltare il lato romantico.

Parlando della trama non posso accennare molto (altrimenti toglierei il gusto a tutti quelli che,leggendo questo post, avessero l'intenzione di leggere il manga) ma darò comunque alcune linee generali. Volendo essere precisi il manga è stato strutturato in maniera tale che narrasse una specie di trilogia (guarda caso come "matrix" e "ritorno al futuro"), infatti la storia è caratterizzata da 3 phase: la prima comincia nel primo volume e termina al volume 20, la seconda tratta praticamente un'unica saga della storia e termina al volume 28 circa mentre l'ultima è ancora in corso e caratterizzerà la fine della storia.
Kei Kurono e Masaru Kato nelle loro tute misteriose.
Per quanto riguarda l'inizio della trama si comincia subito in quarta con la morte dei due personaggi maschili mostrati fin dal principio: Kei Kurono e Masaru Kato, intenti nel salvare un povero senzatetto che distrattamente si trovava sui binari di una stazione, vengono travolti dal treno in corsa e i loro corpi vengono mutilati ferocemente ma, nonostante l'evidenza della loro morte, i loro corpi scompaiono ed entrambi i personaggi si ritrovano in una stanza spoglia di un appartamento di Tokyo insieme ad altre persone ed una palla nera lucente (il Gantz). Ad un certo punto la palla intona una specie di filastrocca registrata, si rivolge ai malcapitati affermando che le loro vite le appartengono e poi mostra il grafico di un essere alieno che loro dovrebbero uccidere con delle strane tute ed armi che lei stessa fornisce loro (le ragioni e lo scopo dell'esistenza di questa sfera nera diventeranno manifeste solo all'inizio della third phase, quindi molti volumi dopo). Tutto inizia nell'assurdo e procede nell'assurdo ma in realtà la trama è ben congegnata e i personaggi e le situazioni sono varie e molteplici (addirittura c'è la presenza di esseri vampiri nella storia con i quali i protagonisti dovranno avere a che fare) e nello sfondo vige sinistro il protagonista misterioso principale:il Gantz!

GANTZ:VERSIONE ANIME


Stanza con la sfera nera Gantz.
Del manga ho accennato la presenza di una trasposizione in anime che comprende due serie di 13 episodi ciascuna conosciute con i titoli di Gantz: The First Stage e Gantz: The Second Stage, le serie in questione, con l'accezione degli ultimi 2 episodi, raccontano abbastanza fedelmente i primi 7 volumi e la prima metà dell'ottavo del manga e mostrano chiaramente l'elemento splatter e qualche elemento erotico che è manifesto in tutta l'opera. L'anime è molto bello ed emozionante, peccato però che non sveli il mistero della sfera nera e racconti solo una piccolissima parte della trama ignorando tutto quello che viene dopo ma in concreto sarebbe stato troppo lungo rappresentare in anime tutto il manga e quindi ne viene mostrano con l'anime solo "l'antipasto".
I protagonisti nella versione anime.
Per questo motivo consiglierei di leggere il manga ma, purtroppo per voi lettori, esso è costoso (poichè molto raro) e quasi i primi 20 volumi sono ormai introvabili; l'unico modo sarebbe quello di comprarli su ebay da qualcuno che se ne vuole disfare (come ho fatto io) oppure scaricare i volumi da qualche sito internet apposito ma si sa che la cosa migliore sarebbe leggerli in formato cartaceo che in formato digitale, comunque io lo consiglio lo stesso perchè è un'opera davvero unica come ce ne sono poche in giro. 


Con questo concludo anche questo post su Gantz e la prossima volta tratterò qualche altro manga o anime che più mi ha colpito e che converrebbe leggere. Alla prossima! 

Shojo (e un pò di Shonen) di oggi


 CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA SOCIETA' DI OGGI

Ok, a questo punto direi che è il momento di scoprire le carte! Mi sono veramente stancato di leggere e sentir parlare di alcuni generi di manga sempre dal solito monotono punto di vista che tutti possono tranquillamente esporre. Ormai la società e i meccanismi all'interno di essa sono cambiati ed in un certo senso si sono evoluti per certi versi; diciamo che non esistono più categorie relegate nei meandri più oscuri dove pochi possono vederle con le proprie "candeline" di un lontano passato. Come tutte le cose anche il pubblico, contenente persone di qualsiasi genere e di tutte le fasce di età, è cambiato e i gusti si sono mischiati mostrando così che la morale e l'espressione del buon costume che la società stessa impone,o meglio, minaccia di usare in "certi contesti" non è più assoluta: "ognuno è libero di essere chi vuole indipendentemente dal proprio sesso, basta che sia se stesso e si dimostri coerente verso le proprie scelte non considerando la morale che la società vorrebbe che tutti adottassero in vigore delle regole precostituite secondo una differenza naturale che a mio parere, in tal contesto, non ha voce in capitolo". Avendo in mente queste considerazioni, io, in quanto maschio medio ovviamente in disaccordo con una tale restrittiva classificazione di quarta categoria, intendo di parlare di "shojo manga" il cui termine, per propria definizione e origine, specifica un'espressione di contenuti principalmente rivolta ad un pubblico femminile mentre dall'altra parte abbiamo gli "shonen manga" che trattano, salvo le opportune eccezioni, contenuti di impronta "più violenta" e quindi rivolta maggiormente ad un pubblico maschile. Ma ciò non toglie che questa classificazione è puramente formale e priva di basi concrete; infatti, per poter avvalorare queste mie personali affermazioni, è sufficiente fare qualche ricerca su Internet e chiunque troverebbe dei dati statistici interessanti dove si è riscontrato che negli ultimi anni il pubblico maschile e femminile si sono avvicinati sempre più verso quei generi manga che più gli sono opposti! I maschi hanno iniziato ad apprezzare quasi più le storie sentimentali shojo che le storie d'azione shonen e il discorso opposto vale per le femmine; quindi questo è indice, a mio modesto parere, che il modo di vedere ( come sempre tiro fuori il discorso sul "punto di vista", scusate la ridondanza dell'argomento) delle persone è cambiato e la cosa più interessante è che questo non disturba affatto, infatti "spulciando" nella rete ho trovato un sondaggio dal titolo:"Cosa pensate degli uomini che leggono Shoujo ?" (vedere   http://forum.fushigiyuugi.it/showthread.php?t=196) e sorprendentemente le poche persone che hanno partecipato si sono mostrate tranquille e assolutamente incuranti verso una tale domanda come se fosse la cosa più normale al mondo. Perciò è inutile analizzare un genere in senso chiuso e unilaterale come ho visto fare in molte parti della rete, ogni cosa ha varie sfaccettature  quindi è giusto fornire una panoramica completa senza caricarla o alterarla con i propri pregiudizi del caso che non hanno alcun valore; ormai non esiste più la società di 20-30 anni fa in cui ogni genere aveva i propri "giusti" lettori e le "eccezioni" risultavano un pò (senza andare sul pesante) fuori luogo, oggi la società e di conseguenza gli individui che la compongono possiede un "punto di vista" più aperto, c'è una libertà di scelta da parte del singolo maggiore che si discosta magari dal senso comune della massa ma allo stesso tempo la contamina come un virus e cambia così la percezione della totalità cambiando ( e questo è importante!) la realtà di "quello chè è buono fare o no".  Una società aperta senza pregiudizi e senza classificazioni prefissate e preordinate per sesso,età e classe sociale; insomma una società adatta per un essere umano (uso questo termine per intensificare il fatto che non esiste più la differenza fra quello che un uomo o una donna ha il "dovere" di fare, ognuno è libero di fare quello che vuole) appassionato di manga e anime.

MANGA SHOJO DI OGGI



Restando in argomento, ho bisogno di spendere un paio( ma proprio un paio) di parole sul genere perchè anche qui le persone sono rimaste all'era preistorica del genere (in certe cose mi piace essere molto obiettivo e oggettivo anche perchè è giusto fornire un'analisi esaustiva e,a mio parere, corretta di come vanno le cose oggi nell'ambito dei manga). Ormai quando si parla di shojo manga si va subito a pensare alla solita "storiellina sentimentale da quattro soldi" con personaggi femminili e maschili che nella vita reale quasi nessuno (per non dire nessuno) troverà mai: per citare alcuni esempi in senso generico (anche se ormai vari colleghi blogger saranno già stati direi illuminanti per quanto riguarda l'argomento) ritengo che sia alquanto complicato trovare fuori dalla porta di casa nostra per puro caso una bella ragazza che ci sta alla prima occhiata (fosse così facile tutti noi uomini saremmo veramente contenti....peccato che nella vita reale questo può accadere solo nei sogni però..non si sa mai), inoltre anche il ragazzo perfetto in tutto da far venire il nervoso che le fa cascare tutto al primo colpo dove mai si è visto (magari non mi è ancora capitato di trovarlo questo "bomber", bho!). Comunque, salvo queste considerazioni simpatiche poche righe sopra, lo stereotipo vigente, a quanto sembra, su tutte le linee dello shojo è quello di una storia romantica (che quasi mai sfocia nel genere ecchi ove vengono "mostrate" anche situazioni eccitanti e scottanti) con personaggi fuori dall'ordinario con una mentalità prevedibile e senza altri problemi se non quello di avere ogni dannatissimo giorno il solito cruccio di non sapere come farsi interessare dalla controparte che manco ti considera di striscio. Bene, a questo punto a coloro che hanno più o meno questi messaggi stampati nella loro mente voglio consigliare di resettare e cominciare a vedere qualcosa di più dietro alle righe. Per alcuni c'è anche la possibilità che non abbiano mai trovato quegli shojo che escono fuori da questi preconcetti già prestabiliti e allora a queste persone posso già dare alcuni titoli interessanti ma prima di far ciò ho intenzione di esprimere qualche linea generale (anche solo per annoiare un pò). Solitamente, come chiunque appassionato ha avuto modo di constatare nella sua esperienza, l'ambientazione di uno shojo manga è quasi sempre scolastica anche perchè le situazioni più intriganti e complesse del caso si riescono a trovare e creare più facilmente (un ambiente caotico quale è la scuola permette infiniti spunti per qualsiasi situazione) e questo permette anche un maggior numero di incontri, personaggi e scene sorpresa nonchè una presenza di pathos non indifferente in ogni punto della trama.
Un'amore passionale e un oscuro destino.

Per quanto riguarda i personaggi, oggi come oggi i protagonisti principali "perfetti" hanno sempre qualche mistero o qualche trauma da nascondere e che diviene manifesto più avanti, inoltre a volte vengono affontati anche temi piuttosto attuali e seri che forniscono quindi un buon tocco di realismo alla storia e riportano il lettore sulla terraferma indebolendo così i toni "mielosi" e pieni di cuoricini della storia romantica; come esempio del caso posso dare il nome di "Secret Unrequited Love", manga di 12 volumi della Planet Shojo di Kotomi Aoki,autrice conosciuta per un altro grande shojo come Boku wa Imōto ni Koi o Suru (che tratta l'amore incestuoso fra un fratello e una sorella), che sulla trama di un amore romantico che varca un notevole arco temporale di 10 anni e più vige come un macigno la presenza di una malattia cardiaca mortale del protagonista maschile che vive la sua vita sapendo fin dalle medie che non arriverà a 20 anni (il tema del racconto è forte e la conclusione è ancora più sorprendente da parte dell'autrice).
Una ragazza che passa per un ragazzo!

Oppure possiamo proporre, visto che siamo in tema, una storia che distrugge le barriere della differenza dei sessi ed è proprio il caso di un manga che in Giappone vanta anche una propria serie televisiva che ha appassionato milioni di giapponesi: il manga in questione è "Hana Kimi", un manga di Hisaja Nakajo di ben 23 volumi pubblicato in Italia dalla Dynit dove è narrata la storia di Mizuki Ashiya (ragazza carina ma non perfetta) che, attratta dall'altleta di salto in alto Izumi Sano, visto in un programma televisivo sportivo in America, decide di "camuffarsi" da ragazzo ed entrare nel liceo giapponese "maschile" dove lui studia per poterlo incontrare e lì succede di tutto. La trama è resa appassionante anche dalla presenza di personaggi interessanti e molto comici e da situazioni anche "molto eccitanti" e qui mi fermo (lascio agli uomini le possibili fantasie, io per conto mio me le ero già immaginate-ovviamente intendo fra i due protagonisti mentre per altro...(brrrrr-che brividi!)). Di manga shojo che oltre alla storiellina romantica con i soliti antagonisti che cercano in tutti i modi subdoli di ostacolare l'amore della coppia principale che vogliono in aggiunta dare anche messaggi più profondi e a mio parere interessanti ce ne sono in grandi quantità, basta solo saper cercare ed informarsi per bene in maniera accurata e con la giusta dose di riflessione che la situazione richiede. In tal senso potrei citare decine e decine di titoli ma mi servirebbe molto tempo e molti post (magari piano piano vedrò di coronare questo obiettivo se ne avrò la possibilità) oppure potrei anche prendere in considerazione alcune proposte da parte dei lettori anche perchè il blog è personale si ma sono loro che comandano in realtà.
Shojo psicologico 
Un altro titolo interessante che si distacca dallo stereotipo shojo che molti hanno è "Le situazioni di Lui e Lei" (conosciuto soprattutto per l'anime di 26 episodi fatto dallo stesso studio della Gainax che ha fatto Evangelion), manga edito anch'esso dalla Dynit di Masami Tsuda che consta di 21 volumi dove si riscontra un'analisi psicologica introspettiva dei personaggi molto fine e non di facile comprensione come può sembrare (in questo è uguale ad Evangelion dove è espresso un notevole simbolismo religioso con vari elementi esoterici) anche se in generale l'atmosfera è quella di uno shojo ma la novità è che gli antagonisti nella storia che ostacolano la coppia sono i protagonisti stessi in un gioco di maschere ed individualità distorte che compromettono qualsiasi tipo di rapporto che sia d'amore o di amicizia ( lo consiglio vivamente per qualcuno che cerca uno shojo un pò fuori dagli schemi). Infine voglio concludere questo post introduttivo sugli shojo nominando tre titoli di un'autrice che a mio parere "sputa shojo come un mitra": sto parlando di Kaho Miyasaka e le tre opere (in mio possesso che custodisco come reliquie insieme a tutte le altre comprese quelle menzione nel post in questione) sono "Febbre del cuore", "Lui il primo amore" e la "Scoperta dell'amore", tutte queste opere rientrano nello stereotipo shojo ma anche qui i temi in aggiunta sono molteplici (problemi adolescenziali, riflessioni di vita e morte ecc...) anche se sono presenti i personaggi femminili secondari subdoli che ostacolano in tutti i modi la protagonista, comunque consiglio anche questi titoli per rilassarsi un pò. L'argomento non è sicuramente concluso ma attualmente le forze mi abbandonano e di cose di cui parlare ce ne sono "troppe", quindi per ora cercherò di spaziare su vari argomenti e magari in seguito deciderò di ritornare ad approfondire le varie tematiche e con questo concludo.